Presentata l’esortazione apostolica «Amoris laetitia» che raccoglie e rilancia i frutti dei due sinodi sulla famiglia tenuti nel 2014 e nel 2015
Quale sia lo scopo dell’esortazione sulla «gioia dell’amore» è sottolineato dallo stesso Pontefice nel brevissimo chirografo, interamente di suo pugno, che la accompagna e dove si legge che il testo è «per il bene di tutte le famiglie e di tutte le persone, giovani e anziane». La circostanza è inusuale e conferma una volta di più quanto a Francesco, Papa missionario, stia a cuore la realtà umana delle famiglie. Un dato di fatto multiforme...
Il testo dell'esortazione apostolica
La famiglia, una vocazione di coraggio
«Ci vuole coraggio per formare una famiglia», e ha invitato a «non
aver paura di fare passi definitivi nella vita, come quello del
matrimonio». Così, l’amore autentico rinforzato dalla fede potrà
vincere su una «cultura del provvisorio», in una società in cui sono
«privilegiati i diritti individuali piuttosto che la famiglia, le
relazioni che durano finché non sorgono difficoltà, e per questo a
volte si parla di rapporto di coppia, di famiglia e di matrimonio in
modo superficiale ed equivoco... Approfondite il vostro amore,
rispettandone i tempi e le espressioni, pregate, preparatevi bene,
ma poi abbiate fiducia che il Signore non vi lascia soli! Fatelo
entrare nella vostra casa come uno di famiglia, Lui vi sosterrà
sempre».
Papa Francesco nell'’Incontro con i giovani ad Assisi, venerdi 4
ottobre 2013
Il matrimonio cristiano è fedele perseverante fecondo
Fedele, perseverante, fecondo. Sono queste le tre caratteristiche
dell’amore che Gesù nutre verso la Chiesa, la sua Sposa. E queste
sono anche le caratteristiche di un autentico matrimonio cristiano.
Lo ha affermato Papa Francesco all’omelia della Messa mattutina
celebrata in Casa S. Marta.
Una quindicina di coppie, una quindicina di storie matrimoniali, di
famiglia, cominciate 25, 50, 60 anni fa davanti a un altare e che
davanti all’altare di Papa Francesco si ritrovano assieme per
ringraziare Dio del traguardo raggiunto. Una scena insolita per la
cappella di Casa S. Marta, che offre al Papa l’occasione di
riflettere sui tre pilastri che nella visione della fede devono
sostenere un amore sponsale: fedeltà, perseveranza, fecondità.
Modello di riferimento, spiega, sono i “tre amori di Gesù” per il
Padre, per sua Madre, per la Chiesa. “Grande” è l’amore di Gesù per
quest’ultima, afferma Papa Francesco: “Gesù sposò la Chiesa per
amore”. E’ “la sua sposa: bella, santa, peccatrice, ma la ama lo
stesso”. E il suo modo di amarla mette in mostra, dice, le “tre
caratteristiche” di questo amore:
“è un amore fedele; è un amore perseverante, non si stanca mai di
amare ...
Benedetto XVI
Roma lunedì 2 giugno 2014
"Cellula originaria della società è la famiglia, fondata sul
matrimonio tra l’uomo e la donna. E’ nella famiglia che i figli
apprendono i valori umani e cristiani che consentono una convivenza
costruttiva e pacifica. E' nella famiglia che si imparano la
solidarietà il rispetto delle regole, il perdono e l’accoglienza
dell’altro. è nella propria casa che i giovani, sperimentando
l’affetto dei genitori, scoprono che cosa sia l’amore e imparano ad
amare. La famiglia, dunque, deve essere sostenuta da politiche
organiche che non si limitino a proporre soluzioni ai problemi
contingenti, ma abbiano come scopo il suo consolidamento e sviluppo
e siano accompagnate da un’adeguata opera educativa. fra le
generazioni,"...
Benedetto XVI
Venerdì, 14 gennaio 2011
IN OCCASIONE DELL' INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO
DEL TRIBUNALE DELLA ROTA ROMANA
"La cultura contemporanea, contrassegnata da un accentuato
soggettivismo e relativismo etico e religioso, pone la persona e la
famiglia di fronte a pressanti sfide. In primo luogo, di fronte alla
questione circa la capacità stessa dell'essere umano di legarsi, e
se un legame che duri per tutta la vita sia veramente possibile e
corrisponda alla natura dell'uomo, o, piuttosto, non sia, invece, in
contrasto con la sua libertà e con la sua autorealizzazione. Fa
parte di una mentalità diffusa, infatti, pensare che la persona
diventi se stessa rimanendo "autonoma" ed entrando in contatto con
l'altro solo mediante relazioni che si possono interrompere in ogni
momento"...
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Benedetto XVI
Sala Clementina Sabato, 26 gennaio 2013